Pieve Cesato è una località a vocazione principalmente agricola nelle prime campagne faentine, a circa otto km dalla città in direzione Ravenna.
La Pieve di San Giovanni Battista in Cesato è quella che nel territorio di Faenza può vantare la più antica documentazione: nelle carte è ricordata nell’anno 755, citata come la Pieve di San Giovanni in Aczigata. Sua caratteristica era il Fonte Battesimale, privilegio riservato in quel tempo solo alle basiliche nelle città. Nei pressi dell’altare maggiore è disposta la Madonna del Miele, opera in ceramica realizzata con la particolare creta di San Cristoforo dei calanchi di Brisighella.
A mezzo miglio dalla Pieve, nel tredicesimo secolo sorgeva un piccolo castello, proprietà della casata dei Manfredi, chiamato “la Castellina“. L’edificio, seppur rimaneggiato nei secoli soprattutto in epoca barocca, è giunto sino a noi. Il castello costituiva un prezioso punto di osservazione sulla zona e in particolare per il guado sul Lamone (in prossimità dell’attuale ponte della Castellina) attraverso il quale i ravennati effettuavano rapide incursioni nel territorio faentino.
